Uno speciale tris di antipasti per Natale

Mancano pochi giorni ed il Natale, come ogni anno, entrerà nelle nostre case.

Sarà un Natale differente dal solito, ma la nostra natura, quella umana, trova sempre il modo di riadattarsi. Gli abbracci saranno virtuali ma di certo la loro forza e il loro significato avranno maggior peso. Non ci saranno le grandi tavolate con tutta la famiglia e gli amici e forse la tombolata verrà fatta in teleconferenza.

Tutto questo non sarà facile ma crediamo che in questa situazione tutti noi troveremo il modo, anche il più semplice, di trasmettere l’amore e l’affetto che proviamo per i nostri cari.

Ma a tavola, in tanti o in pochi, in videochiamata o in vivavoce ci riuniremo comunque, perché è la nostra natura quella di essere sociali.

E allora noi non saremo da meno e impavidi, di fronte a quella che è stata, è e sarà sempre la tavola imbandita della cena della Vigilia o del pranzo di Natale abbiamo preparato tre idee per cominciare bene il pasto.

Tre antipasti dalle caratteristiche molto differenti, dalla preparazione al risultato che come unico filo conduttore hanno quello di essere pensati a tre temperature, uno caldo, uno tiepido e uno freddo.

Il primo, freddo, prende le radici dalla Sicilia con una sequenza di ingredienti che spesso sono la base di molti dei ripieni e delle farciture, un set di involtini di verdure arrosto con ripieno all’agro. Una delizia da gustare e un piatto con cui potersi divertire scatenando la fantasia per comporre un patchwork o un disegno con l’impiattamento. Vi saranno utili un po’ in tutte le occasioni e in tutti i periodi, previa stagionalità del prodotto, e si possono conservare in frigo per diversi giorni.

Il secondo, caldo, antipasto è una simpatica variante di uno dei “must” degli antipasti delle festività, ovvero il fritto in pastella. Noi abbiamo usato il metodo della “tempura” per renderla asciutta, leggera e croccante. Dove sta la variante? Nella scelta degli abbinamenti. Tre spezie per aromatizzare e colorare il nostro fritto dal sicuro impatto scenico. Carciofi alla curcuma, carote alla paprika e salvia al pepe nero.

Il terzo, tiepido, è una proposta originale e sfiziosa, un concentrato di un antico piatto tradizionale: l’amatriciana. Non ce ne vogliano i puristi, sappiamo che per fare un sugo all’amatriciana doc ci vuole una preparazione lunga e lenta cottura, ma in questo caso abbiamo voluto rendere omaggio a questo antico gustoso piatto trasformandolo in una leccornia da leccarsi le dita. Così abbiamo creato dei pomodorini al forno ripieni con guanciale e pecorino romano che vanno mangiati con le mani, come dei cioccolatini, di cui però interno è un’esplosione di sapore salato.

Non vi resta che dare una sbirciatina al video per vedere la preparazione e servire a tavola, magari anche generando un po’ di acquolina in videoconferenza mostrando i vostri piatti 😉

BUON NATALE DA TUTTI NOI!