gianni rodari ricette

Il panino gluten free

S’io facessi il fornaio
vorrei cuocere un pane
così grande da sfamare
tutta, tutta la gente
che non ha da mangiare.
Un pane più grande del sole,
dorato, profumato
come le viole.
Un pane così
verrebbero a mangiarlo
dall’India e dal Chilì
i poveri, i bambini,
i vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data
da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.
Filastrocca tratta da “Filastrocche in cielo e in terra” di Gianni Rodari ed. Einaudi.

Beh che dire, i broccoletti sono fortunati e qualcuno che si occupa di pane e che impasta e sfama lo possono proprio vantare nella propria scuderia.

Certo poche volte la casa broccola profuma di pane, che volete fare “a casa del calzolaio di gira con le scarpe rotte” 🙂 Ma quelle volte, mmm che bontà!

Però, talvolta, vi dice anche sfiga e se un broccoletto può creare meravigliose pagnotte un altro non le può più mangiare, la vita è sempre complicata.
E così grandi riunioni, lunghe chiacchiere, letture incrociate sul web e sul cartaceo e tanti tanti esperimenti (perché  non tutto quello che luccica è oro e le fregature -sulle ricette- sono proprio in ogni dove).
Già QUI vi avevamo detto quanto è difficile preparare il pane glutenfree (il nostro esperimento con i panini all’olio), ma questa volta lo è stato molto di più.
Perché? Ebbè un broccoletto è particolarmente cacacaxxi e ha esordito “nooo, niente farine già mischiate! tentiamo di farlo noi”.
E qui fate partire la musica di Rocky mentre urla “Adriaaaanaaa”.
Peccato che i broccoletti uniti fanno solo un polpaccio di Rocky … Ma questa è un’altra storia.
Eppure una cosa in comune con Rocky i broccoletti ce l’hanno, non si tirano indietro mai davanti a una sfida!
Così è iniziata la ricerca… fino a che è arrivata l’illuminazione: chi meglio di un “papà delle farine” può darci una mano?
Le sue son farine biologiche, macinate a pietra naturale: “Produciamo colori, non opere d’arte. I nostri colori sono le nostre farine, le opere d’arte sono il pane, la pizza i biscotti, le torte, i grissini, la pasta”, così raccontano.

Bhe dai! Non potevamo non fidarci di F. Marino!

La ricetta è semplicissima e il pane?
Il pane è buono, il broccoletto, come si dice a Roma “ce sta a rota” ovvero lo gradisce a tal punto da volerlo  ogni giorno e questo ci rende tanto tanto felici ^_^

Ingredienti*
300gr. di farina di riso                                                            
100gr. di farina di grano saraceno                                          
10  gr. di sale fino                                                            
20  gr. di zucchero bianco semolato                                    
40  gr. di olio extra vergine d’oliva                                      
400 gr. acqua fredda                                                          
10  gr. lievito di birra                                                        

Procedimento
Versate tutti gli ingredienti in una terrina, mescolate energicamente con un cucchiaio di legno finché il composto non rimane ben liscio e omogeneo.
Lasciatelo riposare per qualche ora coperto da un panno di cotone.
Ungete ora uno stampo da plumcake di dimensioni cm. 20×10 altezza cm.10 con lo stesso olio dell’impasto e versatevi tutto il composto.
Non spaventatevi se risulta simile ad una pastella, è normalissimo visto che ha un’idratazione del 100% ,il pane a fine cottura potrebbe cedere leggermente nella parte centrale, tutto normale vista la totale assenza di glutine.
Cuocere in forno preriscaldato 160°C per 50/60 minuti.

N.B. Non abbiamo potuto usare le farine del Mulino Marino che non sono ancora certificate per celiaci, aspettiamo fiduciosi ^_^

AGGIORNAMENTO:
Scusate ci siamo saltati un pezzo: con queste dosi ottenete una pagnotta, se volete fare direttamente i panini dividere in 4 parti l’impasto e metterle in 4 stampi in alluminio monoporzione 🙂

“Tutti gli ingredienti per essere consumati tranquillamente dai celiaci devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell’Associazione Italiana Celiachia, o nell’elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.”

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