patate seppie

Seppie “alla Anna”

Ci sono sicuramente mille modi per cucinare le seppie, ma noi preferiamo quelle “alla Anna”. Perché? Perché “la mamma é sempre la mamma”, non siete d’accordo? Hanno un loro quid indefinibile: sarà che cucinano con passione (a volte amore, a volte incazzatissime …), sarà che le loro ricette ci riportano indietro nel tempo, a odori e sapori che ci ricordano l’infanzia, le vacanze al mare, le grandi tavolate.
Dunque la mamma in questione, l’Anna, ci ha portato le seppie ripiene in quantità industriali temendo per i nostri giorni di magra, per capirci quelli in cui si sente l’eco delle balle di fieno che rotolano nel vuoto del frigo …
Con grande gioia abbiamo provato le seppie appena sfornate e le abbiamo anche testate dopo averle congelate, restano buonissime! (abbiamo optato per lo scongelamento lento evitando il nostro amato microonde ed è andata benissimo).
Per questo ci sentiamo di proporvele: ottime sia del deliziare il palato degli ospiti che per trasformarsi in scorte personali gustose (altro che “4xxxxxin padella”).
La ricetta, ovviamente, è senza dosi. Avete mai visto una mamma usare la bilancia? No! Ha troppe cose da fare e perderebbe trooooppo tempo per tirarla fuori, meglio affinare le capacità oculari di peso.
Le “seppie alla Anna”: ripiene e in crosta di patate
seppie: 1 a testa (ma dipende dalla grandezza, se comprate dei mostri degli abissi potete prenderne meno e servirle tagliate a fettine) rigorosamente pulite dal pescivendolo.
Per il ripieno:
mollica di pane vecchio
uova: 1 o 2 dipende dal numero di seppie, di mollica, etc.
pecorino romano: abbondate perché va a sostituire il sale
prezzemolo
pepe
aglio: solo se piace
Per la crosta di patate:
patate
pecorino romano: anche qui va a sostituire il sale
prezzemolo
pepe
olio extra vergine di oliva
Prendete della mollica vecchia, la passate fra le mani per farla sottile sottile e aggiungete, a seconda del quantitativo, una o due uova per farla rapprendere. A questo punto potete incorporare anche pecorino romano, prezzemolo, pepe, aglio. L’aglio si potrebbe anche non mettere, ma avete mai apprezzato il pesce senza l’aroma dell’aglio? Quindi meglio poco, tagliato minuscolo che niente.
Fatto questo composto lo inserite nelle seppie.
Intanto preparate le patate: le tagliate a rondelle, le mettete nella teglia, rimboccate le maniche e a mano amalgamate con olio, pepe, pecorino.
Nella teglia riponete le seppie, circondatele e ricopritele con le patate e aggiungete un pochino pochino d’acqua e una croce d’olio.
È fatta! Inserite il tutto nel forno caldo a 180 gradi e coprite con la stagnola. Dopo qualche minuto potete togliere la stagnola.
Quando è pronto? Quando le patate vi sembreranno belle, anche un po’ abbrustolite e la forchetta infilzerà con facilità le seppie.
Con questa ricetta partecipiamo a “Un buffet senza tempo


AGGIORNAMENTO
Con questa ricetta partecipiamo a Carving in the Kitchen, il divertente gioco di ammodomio! Il titolo che abbiamo immaginato per la scultura è “Proteso” perché ci ricorda un omino proteso verso il mare 🙂

5 Comment

  1. Mi sembra di conoscerla mamma Anna… cucina come me, con la stessa passione e senza dosi! ;)))) Brava Banda, ottima ricetta!!!!!
    Un saluto affettuoso,
    Ornella

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