OUTdoor prugne

Rotolo di lonza con prugne e salsiccia

L’afa ci sta consumando, iniziamo a sospettare che i nostri corpi si muovano a nostra insaputa perché accettare di grondare sudore mentre siamo immobili, arenati sul divano come capodogli è troppo.
Qualche tempo fa siamo sfuggiti alla calura rifugiandoci in un meraviglioso locus amenus, villamena.
Il panorama della verdeggiante umbria, la nuotatina in piscina, l’ottima compagnia, insomma c’era già tutto per una giornata perfetta di fuga dall’asfalto fumante della metropoli (e villamena la consigliamo vivamente anche per le vostre fughe, andate a spiare il sito qui).
Le nostre aspettative, però, sono state superate grazie all’abilità di un cuoco provetto che ha sfornato un meraviglioso tacchino ripieno.
Da foodblogger principianti non potevamo che entusiasmarci e curiosare hihihi.
Abbiamo anche pensato di riproporlo, ma tra il dire e il fare di sono di mezzo varie cose.
A) Il tacchino: mai avremmo potuto riproporre pedissequamente la ricetta, perché ci muoviamo con i mezzi e un bestione di 15 kg difficilmente lo potremmo riportare a casa…certo ci potremmo travestire da Flintstone e brandire la clava in una mano mentre con l’altra trasciniamo il tacchino…ma insomma resta poco comodo.
B) Il forno: il nostro piccolo forno non riuscirebbe mai a contenere 15 kg di tacchino. Potevamo provare con un esemplare mignon, ma ci vedete nel pieno della calura estiva a combattere con il forno? Tutto ciò mentre nemmeno un alito di vento riesce ad entrare in casa? Noooo.
(Da piccoli ci dicevano di stare attenti alla corrente, ma ora lasciamo tutte le finestre aperte e non c’è corrente…mmm ma si sarà estinta?).
C) L’ansia da prestazione: coscienti di non poter riprepare una leccornia come quella assaggiata meglio creare una variante 🙂
E allora ecco che è nato il rotolo di lonza ripieno.
Il tacchino era lardellato e riempito di salsiccia e prugne, noi abbiamo eliminato il tacchino, il lardo (sarà anche la gioia delle papille gustative, ma ce lo riserviamo per qualche ricettina invernale) e lasciato solo il ripieno.
Timorosi per la riuscita abbiamo chiesto al macellaio un pezzo piccolo di lonza, esattamente da tre, poi gli abbiamo chiesto di tagliarlo in maniera tale da permetterci di arrotolarlo intorno ad un ripieno.
Vi consigliamo di chiedere al vostro macellaio di battere leggermente la carne.
Arrivati a casa abbiamo spellato 3 salsicce mignon, le abbiamo cotte in padella con olio, vino (rigorosamente senza sale, erano già abbastanza sapide).
Nel frattempo abbiamo preso la lonza, l’abbiamo salata e ricoperto il suo interno con le prugne, aprendole e pigiandole bene, in modo da creare uno strato sottile.
Una volta cotta la salsiccia abbiamo aspettato che si freddasse e poi abbiamo creato un secondo strato.
A questo punto abbiamo arrotolato e chiuso con due stuzzicadenti enormi, quelli da spiedino.
Abbiamo usato questi perché quelli piccoli erano finiti, però si sono rivelati comodi per aiutarci a rigirare la lonza.
Ora si è pronti per la cottura: tutto in pentola con aglio e olio, sfumare con del buon vino, coprite e dopo un’oretta si può servire.
Ovviamente non abbandonatelo nella cottura, va rigirato varie volte. 
Da principianti abbiamo commesso un terribile errore: entusiasti per l’uso delle prugne ne abbiamo aggiunte alcune nella pentola…il risultato? Una patina nera vischiosa attaccata al fondo…Ecco…meglio evitare.
Per il resto che dire? Buona

3 Comment

  1. ciao, vi seguo su fb da parecchio ma non sò perche non mi sono mai presentata, io sono cinzia e anche io ho un blog di cucina, questa ricetta mi sembra super buona, veramente gustosa!!!Complimenti… vi seguo anche di quì così non mi scappano queste ricettine…buona giornata!

  2. @cinzia: ciao! piacere di conoscerti 🙂
    adesso andiamo subito subito a curiosare anche noi sul tuo blog
    @betty: le prugne sono state una scoperta fantastica! se scopri qualche altra ricetta per utilizzarle facci sapere

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