maionese di lecitina patate vitelotte

Salmone innamorato con finta tartare di patate e finta maionese

A noi Broccoli piace darci da fare, siamo tipetti che studiano, che si impegnano, che vogliono crescere ogni giorno (attenzione crescere non invecchiare!).
Ma non è che siamo proprio dei secchioni, studiamo quello che ci piace, come d’altronde mangiamo quello che ci piace, così c’è chi s’è messo a studiare cucina, chi s’è messo a studiare fotografia, perché tanto a mangiare eravamo bravissimi già di nostro!
Diciamo che questo post è un po’ il primo frutto dei nostri recenti studi, non è che sia un piatto elaborato e di gourmet c’è ben poco, c’è più che altro cuore e speriamo di passare l’esame dei foodblogger che c’abbiamo sempre ‘sto complesso di “broccolaggine/impeditaggine”.
Abbiamo chiamato il salmone innamorato per tanti motivi. E’ una ricetta che abbiamo fatto con il cuore, ma questo ve lo abbiamo detto prima; perché noi broccoletti ce ne siamo innamorati, per la bontà, la bellezza e la semplicità e perché ci ha fatto pensare a una cena fra innamorati.
A noi non piace San Valentino, per il semplice fatto che dovrebbe essere tutto l’anno 🙂 e non dovrebbe essere una festa commerciale … Ma visto che siamo foodblogger e i regalini ce li possiamo fare manibus … Considerato che questa ricetta regalerebbe ammmmore tutto l’anno, beh come non postarla per la festa degli innamorati?
Secondo noi è perfetta:

  • bella: l’occhio vuole sempre la sua parte
  • facile: mica vorrete arrivate sfatti per la stanchezza a cena? incazzati per aver dovuto spadellare e faticare tutto il giorno?
  • leggera: aò mica volete restare storditi sul divano perché il vitello grasso bardato di lardo che avete cotto a bassa temperatura per due giorni e due notti e rifritto in una pastella tipica delle isole vattelapesca … non lo riuscite a digerire? No! Noi vi vogliamo leggeri e pronti per lo sprint del dopo cena 😉 

Ingredienti per 2 persone
400 gr. di filetto di salmone
un rametto di aneto
un rametto di rosmarino
un rametto di timo
il succo di un arancia
150 gr. di patate gialle
150 gr. di patate vitellotte
100 gr. di pomodorini datterini
un cucchiaino di maggiorana
sale q.b.
olio evo q.b.
pepe nero macinato fresco a piacere

Preparazione

Lavate, sbucciate e tagliate le patate a cubetti, conditele con olio e sale e sistematele in una pirofila. Cuocete in forno a 200°C per 15 minuti circa.
Pulite il salmone dalle lische e dalla pelle, tagliatelo a metà e lasciatelo marinare per 20 minuti in una ciotola con 100 gr. di olio evo, il succo dell’arancia .
Sistemate ogni filetto ( tenendo da parte la marinatura) con le erbe aromatiche in un sacchetto cuki  per la cottura a vapore (ormai, come se dice a Roma, siamo andati in fissa!), sistemateli su una pirofila da forno e cuocete a 180°C per 10 minuti circa. ricordatevi forare il sacchetto per favorire la fuoriuscita del vapore!
Certo se avete la vaporiera usate pure quella, sistemando le erbe aromatiche nella pentola con l’acqua e i tranci nel cestino per una decina di minuti.

Per la maio al pomodoro (della quale trovate un’altra versione QUI)
70 gr. di olio evo
15 gr. di lecitina di soia
15 gr. di acqua
20 gr. di succo di limone
due datterini tagliati a cubetti
sale q.b.

Preparazione

La ricetta della finta maionese l’avevamo già lasciata QUI Basterà qualche minuto per ottenere una salsa densa e compatta che assomiglia nel sapore alla maionese. 
Ora basta assemblare il piatto.
Adagiate i filetti di salmone al centro del piatto, irrorando con qualche cucchiaio della marinatura e i datterini tagliati a cubetti e conditi con olio, sale e maggiorana.
Accanto al pesce la dadolata di patate, e davanti qualche goccia di maio al pomodoro.
E poi ci vogliono due persone per mangiarlo.

Se l’idea della finta maionese vegana e super light vi è piaciuta, provatela ai pistacchi e la classicissima di rapa rossa.

Con questa ricetta partecipiamo a “La cucina del cuore“, il contest di laromadelcaffè

1 Comment

  1. E come darvi torto… non si può neanche pensare a chi festeggia l'amore un solo giorno all'anno. Non esiste proprio!
    Davvero una bella ricetta. Complimenti.

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